L’alcol Lock è la nuova misura di sicurezza stradale, volta a prevenire gli incidenti causati dalla guida in stato di ebbrezza. Ma come funziona l’alcol lock e per chi è obbligatorio? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Come funziona l’alcol lock e per chi sarà obbligatorio
L’alcol lock è un etilometro collegato al sistema di avviamento dell’auto. Il guidatore deve soffiare in un boccaglio prima di mettere in moto il veicolo. Se il dispositivo rileva un tasso alcolemico superiore al limite consentito dalla legge, blocca l’accensione del motore e registra l’infrazione. In alcuni casi, il guidatore deve ripetere il test anche durante la marcia, per evitare che possa delegare il soffio a qualcun altro o bere dopo aver acceso l’auto.
L’alcol lock non è ancora obbligatorio per tutti i veicoli in Italia, ma lo sarà presto. Infatti, a partire dal 6 luglio 2024, tutte le auto nuove dovranno essere predisposte per il montaggio di questo dispositivo. Inoltre, l’alcol lock potrà essere imposto come sanzione accessoria ai guidatori recidivi o con tassi alcolemici molto elevati, al posto o in aggiunta alla sospensione della patente.
Il limite di alcol nel sangue previsto dalla legge italiana è di 0,5 grammi per litro, ma scende a zero per i neopatentati e i conducenti professionali. Chi supera questo limite rischia multe, decurtazione dei punti della patente e ritiro del documento di guida. Con l’alcol lock, si aggiunge anche il rischio di non poter usare l’auto.
L’alcol lock è già in uso in diversi Paesi europei, come la Francia, la Svezia, la Finlandia e il Belgio. In questi Paesi, il dispositivo è obbligatorio per alcune categorie di guidatori, come quelli che hanno commesso reati alcolemici gravi o ripetuti, quelli che guidano veicoli commerciali, scuolabus o mezzi pesanti. I risultati sono positivi: secondo uno studio dell’Agenzia europea per la sicurezza stradale (ETSC), l’alcol lock riduce del 75% il rischio di recidiva dei guidatori alcolizzati.
